lunedì 24 marzo 2014

Spaghetti all'amatriciana

 
 

Come già vi dicevo qui, ci sono dei piatti della nostra tradizione gastronomica che richiedono un'attenzione particolare e che spesso riuniscono critici, studiosi e chi ha più ne metta attorno ad un tavolo...non per mangiare ma per discuterne su storia, origine, bla bla bla.
 
La ricetta di oggi ne è un esempio.
Girovagando per il web ho appreso che per fare la VERA Matriciana (e non Amatriciana!) si deve:
- usare gli spaghetti (non sia mai a farla con i bucatini!)
- usare il pecorino di Amatrice (quello romano la guasterebbe)
- non usare la cipolla (eresia!!)
-usare lo strutto (e non l'olio, la sua acidità la altererebbe).
 
Ok, capisco.  
Io però oggi vi lascio la mia ricetta, quella che considero un po' il mio cavallo di battaglia, che mi fa fare sempre bella figura e che non ha mai deluso nessuno.
Vi accontentate?
 
INGREDIENTI:
 
400 g. di spaghetti
100 g. di guanciale
1/2 cipolla
una lattina (circa 400 g.) di polpa di pomodoro a pezzettoni
1 peperoncino
4 cucchiai di olio evo
sale
pecorino grattugiato a piacere
 
 
PREPARAZIONE:
 
Affettate la cipolla e fatela trasudare in una larga padella con olio e peperoncino. A questo punto aggiungete il guanciale tagliato a listarelle.
 
Aggiungete ora la polpa di pomodoro, salate e lasciate cuocere circa 10 minuti.
 
Intanto portate ad ebollizione dell'acqua e cuocetevi gli spaghetti.
 
Scolateli al dente e fateli saltare nella padella col sugo.
 
Servite completando con abbondante pecorino su ogni piatto.
 
 

 
 
 
Con questa ricetta partecipo al contest di Cucina Scacciapensieri "Il mio piatto forte"
 
 
 
 
 

giovedì 20 marzo 2014

Ciambellone soffice alle mele


Lo so, lo so. Starete pensando:"Ancora un dolce?!" però questa ricetta ve la devo proprio dare.
 
Disarmante la sua facilità, estrema la sua morbidezza.
 
Vi piace come slogan? Forse ho un futuro in un'agenzia di spot e simili ;)
 
Scherzi a a parte, fidatevi ancora una volta di me e provatelo.
 
INGREDIENTI:

250 g. di farina 00
250 g. di zucchero
3 uova
130 g. di olio di semi
130 g. di succo di mela
2 mele
1/2 bustina di lievito
1 cucchiaino di estratto di vaniglia



PREPARAZIONE:

Imburrate e infarinate uno stampo a ciambella da 24 cm.

Preriscaldate il forno, modalità statica, a 180°.

Sbucciate le mele, tagliatele a dadini e tenete da parte.

Battete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso.

Aggiungete l'olio, la vaniglia, il succo di mela e la farina setacciata con il lievito.

Unite le mele e versate il composto nello stampo.

Cuocete per circa 30', facendo comunque la prova stecchino.




sabato 8 marzo 2014

Orecchiette alle cime di rapa





Le orecchiette alle cime di rapa, nato come piatto povero della tradizione contadina pugliese, è giustamente considerato, ad oggi, come uno dei piatti tipici nazionali e, con la presenza delle verdure, credo costituisca anche un ottimo esempio di piatto sostanzioso ma ben equilibrato.

A casa le preparo spesso e, per la realizzazione, mi sono sempre affidata alla ricetta di Antonella Ricci, chef del ristorante "Al fornello da Ricci" di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.

INGREDIENTI PER 4:

400 g. di orecchiette pugliesi
1 kg di cime di rapa
5-6 acciughe dissalate
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino fresco
olio evo
sale q.b.
4 pomodorini (io non li metto)

PREPARAZIONE:

Pulite le cime di rapa eliminando le foglie sciupate, gli steli esterni duri e fibrosi e tenete da parte le foglie e gli steli teneri. Prendete le cimette, staccatele ad una ad una dal torsolo, eliminate la parte esterna del torsolo e tagliate a pezzetti la parte interna bianca e tenera.

In una pentola portate ad ebollizione abbondante acqua salata e  tuffatevi le orecchiette. A metà cottura aggiungetevi le cime di rapa e completate la cottura.

Nel frattempo, in una larga padella, scaldate aglio e olio e aggiungetevi il peperoncino,le acciughe, i pomodorini tagliati in quattro (se intendete usarli) e aggiustate di sale.

Cuocete la pasta un minuto in meno del tempo indicato e serbate un mestolo di acqua di cottura.

Ponete la pasta nella pentola col condimento e saltatela a fuoco vivace bagnando con l'acqua di cottura.

Servite ben caldo.





 

mercoledì 5 marzo 2014

Guazzetto di calamari


Forse il titolo è un po' pretestuoso, forse (anzi, leviamo il forse) il "vero" guazzetto, quello a regola d'arte, non si fa così...
Questo che vi propongo è, per la verità, ciò che ho improvvisato con dei calamari che mi erano avanzati da un'altra preparazione ma dato il risultato nient'affatto deludente, ho pensato di rendervene partecipi.
Questo piatto, inoltre, è perfetto per la giornata di oggi. Dopo le abbuffate carnevalesche e con l'ingresso della Quaresima, se decidiate di astenervi dalla carne, allora un buon piatto di pesce è davvero l'ideale.

INGREDIENTI:

circa 600 g. di calamari
una lattina di polpa di pomodoro
uno spicchio d'aglio
olio evo
sale e pepe q.b.
peperoncino a piacere

PREPARAZIONE:

Pulite i calamari, sciacquateli sotto acqua corrente e tagliateli a quadrotti.

In una padella, o, se lo avete, in un coccio (il risultato sarà migliore) fate soffriggere aglio, olio e e peperoncino.

Mettete a questo punto i calamari e, coprendo con un coperchio ma non completamente, fateli cuocere nell'acqua che avranno sicuramente tirato fuori.

Quando l'acqua si sarà quasi asciugata del tutto, aggiungete la passata, salate, pepate e continuate la cottura per una decina di minuti.

Togliete dal fuoco quando il sughino avrà raggiunto la consistenza desiderata e servite, magari con delle fette di pane casereccio abbrustolito.