martedì 27 maggio 2014

Pizza di scarole

La pizza di scarole è un rustico della tradizione povera napoletana che di solito si usa preparare alla vigilia di Natale, serata di magro, ma che è sicuramente un'ottima idea per qualsiasi momento dell'anno.

Documentandomi un po' ho appreso che la sua versione originale prevede lo strutto nell'impasto mentre, nel ripieno, sono previsti, oltre a scarole e olive nere, anche acciughe, uva passa, pinoli e/o noci.

La mozzarella o provola, invece, è bandita del tutto.

Così ho cercato di preparare una pizza di scarole il più vicino possibile alla "vera" ma l'uvetta, i pinoli e le noci non li ho inseriti...in casa me l'hanno impedito!
 
Va beh, del resto già i latini dicevano "de gustibus..."!



INGREDIENTI:
- per l' impasto
500 g. farina 00
250 ml. acqua tiepida
15 g. lievito di birra fresco (o 5 di quello disidratato)
10 g. sale
50 g. strutto
 
- per il ripieno
2 cespi di scarola
uno spicchio d'aglio
un cucchiaio di capperi al sale
olive nere a piacere
olio evo
due o tre acciughe
uva passa (io no)
pinoli o noci (io no)
 
 
PREPARAZIONE:

Per l'impasto: sciogliete il lievito in acqua e versatela gradatamente nella farina messa a fontana in una ciotola capiente.

Quando l'acqua sarà stata assorbita dalla farina, aggiungete il sale e lo strutto ed iniziate ad impastare energicamente.

Dopo aver ottenuto un panetto liscio, copritelo con un canovaccio umido e lasciatelo lievitare per almeno tre ore al riparo da correnti.

Io, d'inverno, lo metto a lievitare nel forno spento dove avrò inserito un pentolino con dell'acqua bollente.

Per il ripieno: togliete alla scarola le foglie esterne e pure il gambo.

Sciacquatela sotto l'acqua corrente e tagliate ogni foglia in tre o quattro pezzi.

Mettete la scarola così preparata in una pentola ancora grondante acqua e fatela ammorbidire tenendo il fuoco piuttosto vivace e coprendo con un coperchio.

Intanto fate soffriggere, in una larga padella, uno spicchio d'aglio in olio extravergine d'oliva poi aggiungete le acciughe (se intendete usarle),la scarola, i capperi (sciacquati per eliminare il sale), l'uvetta, i pinoli (o le noci), le olive e salate.

Prendete il panetto e dividetelo in due parti.

Stendete ogni parte in due dischi, uno leggermente più grande dell'altro e posizionale quello più grande in una teglia oliata.

Coprite con la scarola e richiudete con l'altro disco di pasta.

Sigillate i bordi con i rebbi di una forchetta e rimettete a lievitare per un'altra ora.

Quando la seconda lievitazione sarà finita, spennellate la superficie della pizza con dell'olio e fatela cuocere a 180° orientativamente per mezzora, o comunque fino a doratura.



Con questa ricetta partecipo al contest Come ti piace farlo? Il pic nic di Kitchen Pinching
 
 








venerdì 23 maggio 2014

Cous cous vegetariano


Questa che vi propongo oggi, del piatto nord africano per eccellenza, è la mia personalissima versione.

Niente carne ma solo verdure e qualche spezia, facilissima da trovare qui da noi, per un pranzo leggero e bello da vedere.
Non lo trovate anche voi così allegro, con tutti questi colori?


INGREDIENTI PER 4 PORZIONI:

300 g. circa di cous cous precotto
2 carote
2-3 zucchine
un vasetto di ceci
un cipollotto
1 spicchio d'aglio
una decina di pomodorini
peperoncino
curry
sale


PREPARAZIONE:

Preparate il cous cous secondo le istruzioni riportate sulla confezione, avendo però l'accorgimento di farlo cuocere in acqua salata e, soprattutto, arricchita da un paio di cucchiai di curry.
E' questo l'espediente che lo renderà piccantino e di un bel giallo intenso.

Dalle zucchine e dalle carote, con santa pazienza, ottenete una dadolata.

In un wok o in una larga padella antiaderente fate soffriggere olio, peperoncino, cipollotto a fettine e aglio.

Aggiungete le verdure e portate a cottura aggiustando di sale e aggiungendo dell'acqua.

In un piatto da portata piuttosto ampio versate i pomodorini tagliati in spicchi, i ceci, il cous cous e, in ultimo, le verdure ancora calde.

Mescolate e servite.




Con questa ricetta partecipo al contest "Nel cesto da pic nic" di La cucina di Esme

domenica 18 maggio 2014

Dulce de Leche Brownies





Sul dulce de leche c'è davvero tanto da dire.

Tanto per cominciare è stra-buono ed io me ne sono praticamente innamorata parecchi anni or sono quando lo chiamavo ancora "caramello" e l'ho assaggiato per la prima volta sul sundae da Mc Donald's.

Poi "scoppia" la passione per la cucina e leggi oggi, informati domani, vengo finalmente a conoscere lui, il DULCE DE LECHE (rendendomi conto che al massimo lo si può chiamare mou o confettura di latte ma caramello no, quello è tutt'altro): salsa dolce tipica argentina, che loro usano un po' dappertutto, come noi facciamo con la Nutella.

Leggendo qui poi mi decido pure a farlo da me (in fondo non è impossibile).

Poi l'idea finisce nel dimenticatoio ma intanto ho avuto la fortuna di riceverne ben due barattoli direttamente dalla madrepatria, la sconfinata Argentina.

E allora, dopo cucchiaiate direttamente nel barattolo e selvagge colate sul gelato, mi sono messa alla ricerca di qualche idea su come utilizzarlo.

E la scelta è caduta su questi golosissimi brownies.

Dulce de Leche Brownies
 
 
INGREDIENTI:
 
115 g. burro (io 100)
170 g. cioccolato fondente (io al 50% di cacao)
200 g. zucchero (io 180)
3 uova
140 g. farina 00
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
dulce de leche
noci (facoltative, io no)
 
 
PREPARAZIONE:
 
Sciogliete a bagnomaria burro e cioccolato.
 
Una volta sciolto, togliete dal fuoco, fate intiepidire e aggiungete il cacao setacciato.
 
Unite le uova, una per volta e aggiungete lo zucchero, la vaniglia e la farina setacciata.
 
Amalgamate per bene e, se dovesse servire, rendete l'impasto più morbido aggiungendo un po' di latte.
 
Foderate una teglia quadrata da 20 x 20 cm (oppure in una tonda da 24 cm di diametro) di carta forno e versate metà del composto.
 
 Lasciate poi cadere delle cucchiaiate di dulce qua e là e utilizzate un coltello o uno stecchino per mescolare grossolanamente.
 
Ricoprite con il restante composto e ripetete l'operazione del dulce de leche. Fate dei cerchi con uno stecchino se volete un effetto "swirl".
 
 
 

Infornate a 170°C per circa 30 minuti. Fate comunque la prova stecchino.
 
Tagliate a quadrotti una volta freddi e, se riuscite, mangiateli il giorno dopo.
 
Saranno ancora più buoni.
 
 
Ed eccovi una zoomata sul goduriosissimo dulce de leche.
 
 

 
Qui troverete un'altra idea per usare il dulce de leche...
 
 




giovedì 15 maggio 2014

Spaghetti con tonno e acciughe


Ebbene, anche gli spaghetti al tonno meritano un post(o) sul mio blog.
 
Sì perché siamo tutti ben consci del fatto che i ritmi quotidiani spesso ci impongono di cucinare con davvero poco tempo.
 
E tutti, anche i più disorganizzati, e soprattutto i singles impenitenti, hanno in dispensa un pacco di spaghetti e una lattina di tonno.
 
Forse non può dirsi lo stesso per le acciughe e le olive nere, ma con un minimo di organizzazione tutti riusciremo a portare in tavola un ottimo piatto di pasta.
 
Perciò...mettiamoci all'opera!

 
INGREDIENTI PER 4:

360 g. di spaghetti
180-200 g. di tonno sott'olio
una manciata di olive nere
un cucchiaio di capperi
4-5 acciughe sott'olio
olio evo
sale e pepe q.b.
peperoncino
uno spicchio d'aglio
prezzemolo
 

PREPARAZIONE:

Lavate e tritate il prezzemolo.

In una larga padella fate scaldare olio, aglio e peperoncino.

Unite il tonno e fate rosolare, poi aggiungete il prezzemolo.

Aggiungete i capperi, le acciughe e le olive (denocciolate e tagliate a pezzetti). Salate e pepate.

Cuocete gli spaghetti e, a cottura ultimata, ripassateli in padella con il condimento unendo, se occorre, un po' di acqua di cottura.

Completate con altro prezzemolo.
 


Con questa ricetta partecipo al contest "La mia pasta" di Vado...in cucina
 in collaborazione con Pasta Lagano
 

 

domenica 11 maggio 2014

Torta alle Fragole

Ripubblico con piacere, complice la partecipazione al bellissimo contest di Pamcakes, "Strawberries in a cake", una delle mie ricette che ha avuto più consensi e numero di visualizzazioni.
 

Chi mi segue avrà capito che lei è una delle mie fonti di ispirazione più grandi e che, sempre grazie a lei, ho scoperto Martha Stewart. Ricordate questa?
 
Così, complice un bel cestino di fragole adocchiate al super, ieri pomeriggio mi sono messa all'opera con questa ricetta.
 
STRAWBERRY CAKE
 (per uno stampo da 24)
 
INGREDIENTI:
 
85 g di burro morbido
180 g di farina 00
mezza bustina di lievito per dolci
mezzo cucchiaino scarso di sale
175 g di zucchero (+2 cucchiai per la copertura)
un uovo
125 ml di latte
un cucchiaino di estratto di vaniglia
400 g di fragole
 
 
 PREPARAZIONE:

 Battete il burro con lo zucchero.

 Unite, sempre battendo, l'uovo intero e poi il latte.

 Aggiungete quindi sale e vaniglia.

 Ora abbassando la velocità delle fruste al minimo unite la farina e il lievito, e lavorare finché il tutto è ben amalgamato.

 Versate l'impasto nella teglia imburrata e infarinata livellandolo un pochino e mettetevi sopra le fragole tagliate a metà per il lungo.
 
 
 
 
Spolverizzate con due cucchiai abbondanti di zucchero.

 Cuocete in forno preriscaldato a 180° gradi per dieci minuti, poi abbassate la temperatura a 160° e continuate per un'altra mezzora.

 Fate raffreddare bene prima di servire.
E' ottima il giorno dopo...
 
 
...infatti questa è stata la mia colazione...



Si conserva anche tre o quattro giorni, l'importante è coprirla con della pellicola o della carta alluminio.


 
 
 

sabato 10 maggio 2014

I choco chip muffins secondo Nigella. E la festa della mamma con l'AIRC e l'azalea della ricerca.


Questa di oggi è una di quelle ricette che tanti (o tutti?) conosceranno.
Una di quelle che definirei "basic", di quelle, insomma, con cui puoi andare sul sicuro e quindi, impossibile da sbagliare.


Il risultato sarà il "muffin perfetto", non troppo soffice (stiamo parlando pur sempre di muffin) ma nemmeno troppo asciutto o, peggio ancora, "chewy".
 
 
La ricetta, poi, è di Nigella e ciò basta per fidarsi.
 
 


Questi muffins, inoltre, possono anche essere una dolcissima idea da portare alle nostra mamma domani per fare colazione insieme...non credete?
 
 
Auguri mamma!!!
 
 
 
 
INGREDIENTI PER 12 MUFFINS:
250 g. farina 00
2 cucchiaini di lievito per dolci
la punta di un cucchiaino di bicarbonato
175 g. di zucchero
1 uovo grande
90 g. di olio di semi
250 ml. di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 g. di gocce di cioccolato
2 cucchiai di cacao amaro (per quelli tutti "cioccolatosi")
 
 
PREPARAZIONE:
 
 
Preriscaldate il forno a 180° e ponete i pirottini di carta negli appositi stampi da muffins
 
 
Prendete due terrine e, in una sgusciate l'uovo e battetelo leggermente.
 
 
Aggiungete poi tutti gli altri ingredienti liquidi (olio, latte e vaniglia).
 
 
Nell'altra terrina setacciate farina, bicarbonato, lievito e zucchero.
 
 
Versate i liquidi nei secchi e mescolate poco e velocemente con una forchetta.
 
 
Aggiungete le gocce di cioccolato (serbatene una manciata) e versate il composto, aiutandovi con un mestolino, in sei stampini.
 
 
Ora aggiungete il cacao amaro setacciato all'impasto restante e versate negli altri stampini.
 
 
Su ogni muffin lasciate cadere qualche altra goccia di cioccolato e ponete in forno.
 
 
Cuocete per 20' circa.
 
 
 
 
E domani, come accade da 30 anni, in tutte le piazze d'Italia troverete i volontari AIRC - tra cui me - impegnati a vendere le Azalee della Ricerca.
 
 
Aiutateci a mettere il cancro all'angolo, aiutateci a renderlo sempre più curabile.
 
 


venerdì 9 maggio 2014

Cake al limone e semi di papavero...meglio tardi che mai!!

 

La ricetta di questo cake, davvero strepitoso,
merita che io mi cosparga il capo di cenere e ammetta pubblicamente di essere una delle poche foodbloggers che non lo conoscesse affatto, prima di poche settimane fa.


Si tratta di un sofficissimo cake, perfetto per una colazione più "briosa" del solito ma adatto anche ad un tè pomeridiano, che pare sia un vero e proprio classico della pasticceria inglese,
reso ancor più famoso dalla versione tratta dal libro di Ilona Chovancova,
e che fa bella mostra di sé sulla copertina.

 
 

La ricetta l'ho trovata un pomeriggio in rete quando cercavo un modo per usare dei semi di papavero bio acquistati senza ben sapere poi cosa farne ;)

Vi consiglio caldamente di provarlo.

Sarà che ho un debole per i dolci al limone, ma questo è davvero particolare: "limonoso", soffice e interessante per la presenza dei semini che danno un po' di croccantezza e lo rendono anche carino da vedere, pois neri su fondo giallo: oserei dire...bellissimo e anche molto fashion!
Avete notato che il colore must della primavera, quest'anno, è il giallo?

Un'ultima cosa: procuratevi dei limoni non trattati dato che dovrete utilizzarne la buccia.


 
LEMON POPPY SEEDS CAKE
(tratto da "Cakes and Loaves" di Ilona Chovancova)

INGREDIENTI:
 
180 gr di farina
3 uova
170 gr di zucchero
150 gr di burro
il succo di 2 limoni
la buccia grattugiata di 1 limone
2 cucchiai di semi di papavero
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
 

PREPARAZIONE:
 
Preriscaldate il forno a 180°C.

Fate sciogliere il burro in un pentolino o nel forno a microonde.

Lavate i limoni e grattugiatene la buccia di uno. Spremete entrambi i limoni.

In una bowl capiente, sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e bianco.

Aggiungete la farina setacciata, il sale, il burro fuso, i semi di papavero, la buccia ed il succo di limone. Incorporate delicatamente il lievito e versate l'impasto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato.

Fate cuocere 30-35 minuti.
Lasciare raffreddare il cake prima di toglierlo dallo stampo.


 

 
 
P. S. Date un'occhiata anche qui

 
 
 

mercoledì 7 maggio 2014

Insalata di ceci, rucola e pomodorini

 
Con l'arrivo delle belle giornate e di una temperatura più mite è senza dubbio piacevole spendere meno tempo ai fornelli riuscendo comunque a portare in tavola un piatto gustoso e, in questo caso, anche leggero.
 
Questa è una delle mie insalate preferite, che, oltre da contorno, può fungere da piatto unico, accompagnandola con del pane.
 
 In questo modo avremo proteine (dai ceci), fibre, minerali e vitamine (dalle verdure), carboidrati (dal pane) e acidi grassi saturi (dall'olio extravergine d'oliva).
 
 
INGREDIENTI
(per 4 persone):
 
2 barattoli di ceci precotti
1 busta di rucola (circa 80 g.)
una decina di pomodorini
olio evo
sale
pepe e/o peperoncino
 
 
PREPARAZIONE:
 
Scolate i ceci in uno scolapasta e passateli sotto acqua corrente per eliminare la loro acqua di conservazione.
 
Metteteli in un insalatiera e aggiungetevi la rucola e i pomodorini tagliati in spicchi.
 
Condite con olio, sale e pepe (o peperoncino) e consumate, meglio se dopo una o due ore, di modo che i sapori abbiano il tempo di amalgamarsi.
 
 

Con questa ricetta partecipo al contest "Il cestino da pic nic" di Beatitudini in cucina
 
 


domenica 4 maggio 2014

Penne rigate con fiori di zucca e prosciutto croccante


Eccoci con un altro piatto di pasta il cui protagonista è il fiore di zucchina (ma da tutti conosciuto come fiore di zucca), ingrediente molto molto versatile.
 
Il periodo di raccolta di questo fiore va da aprile ad ottobre anche se è in primavera la sua massima fioritura, quindi non dovete far altro che procurarvi dei bei fiori e seguirmi nella preparazione di questa ricetta.
 
Inoltre vi do una piccola dritta: dato che ora dall'ortolano e nei supermercati è impossibile non trovare i fiori di zucca, fatene incetta e congelateli. Sarà bellissimo averne tutto l'anno.


INGREDIENTI:

360 gr. pasta tipo penne rigate
una ventina di fiori di zucca
80-100 g. di striscioline di prosciutto crudo
200 ml. di panna fresca
1 bustina di zafferano
1/2 cipolla
olio evo
sale q.b.
pepe q.b.
parmigiano grattugiato a piacere


PROCEDIMENTO:

Lavate i fiori di zucca, togliete il pistillo e tagliate ogni fiore in due-tre pezzi.

Mettete su l'acqua per la pasta.

Affettate in modo sottile la cipolla e fatela imbiondire in olio evo in una padella piuttosto larga.

Aggiungete i fiori di zucca, salate e pepate.

Nel frattempo portate a cottura la pasta.

Aggiungete ai fiori di zucca la panna e lo zafferano.

In ultimo il prosciutto crudo.

Scolate la pasta e saltatela in padella col sughino e, se dovesse servite, aiutate la mantecatura aggiungendo un mestolino di acqua di cottura.

Servite e, se vi piace, completate con del parmigiano grattugiato.