domenica 29 giugno 2014

Melanzane "a funghetto"

 Le melanzane "a funghetto", chiamate così per il taglio piccolo che si da alle melanzane, sono un classico contorno estivo, originario della Campania.
 
Sono ottime sia tiepide che fredde (a me addirittura piacciono appena tirate fuori dal frigo) e
 accompagnano perfettamente, oltre che contorni di carne, la mozzarella di bufala.
 
Inoltre, magari con l'aggiunta di provola, sono un gustoso condimento per la pasta.
 
 
INGREDIENTI:
 
melanzane
pomodorini
basilico
olio extra vergine d'oliva
sale q.b.
 
PREPARAZIONE:
 
Lavate e spuntate le melanzane, poi tagliatele a cubetti.
 
Fate scaldare, in una larga padella, abbondante olio.
 
Friggetevi le melanzane e, a metà cottura, spostatele ad un'estremità della padella per far spazio ai pomodorini che avrete lavato e tagliato a metà.
 
Fateli cuocere, aggiungendo delle foglie di basilico. 
 
Ora mescolate il tutto, salate e togliete dal fuoco.
 
Consumatele calde, tiepide o, anche, dopo qualche ora.
Il gusto non ne risentirà, anzi.

 
 
 
 
Con questa ricetta partecipo al contest "Il tormentone" dell'estate di Magna Italia
 
 
 
 
 
Che ne dite di questa torta salata con le melanzane?
 

 


mercoledì 25 giugno 2014

Calamarata con gamberi


La "calamarata" è un formato di pasta, nato dall'estro campano, che prende il nome, proprio per il suo aspetto, dai calamari: ricorda, infatti, gli anelli che si ottengono una volta tagliati i calamari.
 
L'abbinamento per eccellenza di questa pasta è, manco a farlo apposta (!) con i calamari.
 
Io, però, ho voluto farla con i gamberi e vi dico, il risultato è stato eccezionale.
 
Provatela, non ve ne pentirete.
 

 
 

INGREDIENTI:
(per 4 persone)
 
4 - 5 gamberi a testa
400 g. di pasta formato calamarata, meglio se trafilata al bronzo
400 g. circa di pomodorini
1/2 bicchiere di vino bianco
olio evo
uno spicchio d'aglio
1 peperoncino
sale e pepe q.b.
prezzemolo
 
 
PREPARAZIONE:
 
In una larga padella fate soffriggere olio, aglio, peperoncino e prezzemolo, tenendo qualche fogliolina da parte per la guarnizione finale.
 
Unite i gamberi, ben lavati e puliti.
 
Lasciate insaporire un minuto, poi salate e pepate.
 
Sfumate col vino e, una volta evaporato l'alcool, aggiungete i pomodorini lavati e tagliati a metà e lasciate cuocere almeno una decina di minuti di modo che i pomodori si sfaldino e rilascino il loro sughino.
 
Intanto portate a cottura la pasta.
 
Una volta raggiunta  la cottura, scolatela e versatela nella padella, mantecando il tutto sul fuoco di modo che i sapori si amalgamino perfettamente.
 
Impiattate e guarnite con il prezzemolo rimanente.
 


sabato 21 giugno 2014

La torta salata che si crede una pizza...e benvenuta estate!!

 
Credo che non ci sia modo più adatto, per dare il benvenuto all'estate, se non quello di presentarvi questa deliziosa torta salata.
 
La preparo spesso durante l'anno ma, ça va sans dire, l'estate è proprio la sua stagione.
 
Le melanzane sono novelle, i pomodori belli sodi, il basilico ci dona il suo profumo inebriante...insomma è il periodo perfetto.
 
La trovo adatta alla bella stagione anche per la sua leggerezza, infatti, vista l'assenza di uova e altri grassi, più che una torta salata sembra una pizza vegetariana.
Non vi pare?
 
 
 
Torta Mediterranea
(tratta, con qualche variazione, da "Cotto e Mangiato" di Benedetta Parodi)
 
INGREDIENTI:
 
1 rotolo di pasta sfoglia
1-2 melanzane 
100 g. di pomodorini
1 mozzarella o scamorza
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale
pepe
olio evo
basilico
latte (per spennellare)
 
 
 
PREPARAZIONE:
 
Lavate e spuntate le melanzane. Tagliatele a fette e grigliatele su una piastra ben calda.
La Parodi, invece, usa le melanzane grigliate surgelate. A voi la scelta.
 
In una tortiera stendete la pasta sfoglia, lasciandola nella sua carta forno.
Bucherellatene il fondo con i rebbi di una forchetta.
Preriscaldate il forno (modalità statica) a 180°.
 
In una terrina mettete le melanzane, i pomodorini lavati e tagliati
 in quattro spicchi, la mozzarella a pezzetti, sale, pepe, basilico spezzettato, olio e formaggio.
 
Versate sulla sfoglia, formate un cordoncino con i bordi della sfoglia, spennellatelo con il latte e infornate. Cuocete per circa 30 minuti.
 
Servitela preferibilmente tiepida.
 
 
 
 
 Qui troverete un'altra fantastica torta salata...
 
 
...e qui un fantastico contorno a base di melanzane...


 

martedì 17 giugno 2014

Pasta e Fagioli alla napoletana

 
La pasta e fagioli alla napoletana ha nella cottura la sua particolarità.
La pasta andrà cotta, anziché separatamente in acqua, direttamente con una parte dei fagioli, e come se fosse un risotto: si aggiungerà gradualmente dell'acqua calda fino a cottura completa.
 
Inutile dirvi che si tratta di un'altra prelibatezza della cucina partenopea che, anche nelle cose semplici, non smette mai di stupire.
 
INGREDIENTI:
 
400 g. di pasta formato calamarata o ditali
1 vasetto di fagioli cannellini
750-800 ml. di passata di pomodoro
una costa di sedano
olio evo
strutto
1 spicchio d'aglio
qualche foglia di basilico
sale
peperoncino
 
PREPARAZIONE:
 
In una pentola capace mettete due cucchiai di olio, un cucchiaio di strutto, uno spicchi d'aglio e fate rosolare.
 
Ora togliete l'aglio (altrimenti c'è il rischio che, confondendosi con i fagioli, finisca dritto dritto nella bocca di qualcuno!) e versate la passata di pomodoro, aggiungete il sedano intero e il basilico.
 
Scolate i fagioli dal loro liquido di conservazione e versatene metà nel sugo.
Lasciate cuocere, a fiamma bassa, per dieci minuti circa.
 
 
A parte, fate scaldare un paio di litri d'acqua.
 
Ora, nella pentola col sugo versate la pasta e portatela a cottura come se fosse un risotto: aggiungendo, cioè, a mano a mano dei mestoli di acqua calda che avrete scaldato.
 
 
 
 
Poco prima che la cottura sia ultimata, aggiungete i fagioli rimanenti.

 
Togliete dal fuoco e, prima di impiattare, lasciate riposare un paio di minuti.
 
Completate con del peperoncino fresco.
 
 
 
 

venerdì 13 giugno 2014

La Torta Mantovana di Prato di Pellegrino Artusi

 
 
Chi mi segue da un po' avrà senza dubbio capito che quel che mi appassiona di più del cucinare e dell'avventura del foodblog è allargare le mie conoscenze gastronomiche e renderne partecipi gli altri.
  
Perché sapere che quello che stai assaporando ha dietro di sé una storia, un autore, una tradizione...beh, credo che renda il tutto più bello e...quasi magico.
 
La torta che vi presento oggi, a dispetto del nome, è un dolce tipico pratese.
Pare che nel 1875, due suore mantovane in pellegrinaggio verso Roma furono ospitate dal noto pasticciere di Prato, Antonio Mattei, al quale fecero dono della ricetta per ringraziarlo della sua generosità.
  
La ricetta, poi, venne codificata dal grande Pellegrino Artusi, scrittore, gastronomo, critico letterario e toscano d'adozione, ricordato soprattutto per la sua opera "La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene", una sorta di manuale di cucina a cui l'autore applicò il metodo positivista: ogni ricetta, infatti, è, come diremmo oggi, "scientificamente provata".
 


Vi riporto la ricetta originale, scritta di pugno dall'Artusi e trovata qui

 INGREDIENTI:

farina, grammi 170
zucchero, grammi 170
burro, grammi 150
mandorle e pinoli, grammi 50 (io 100)
uova intere, n. 1
rossi d'uovo, n. 4
odore di scorza di limone

PREPARAZIONE:

L'Artusi così scriveva:

"Si lavorano prima per bene col mestolo, entro una catinella, le uova collo zucchero; poi vi si versa a poco per volta la farina, lavorandola ancora, e per ultimo il burro liquefatto a bagno-maria.
Si mette il composto in una teglia di rame unta col burro e spolverizzata di zucchero a velo e farina o di pangrattato e si rifiorisce al disopra con le mandorle e i pinoli.
I pinoli tagliateli in due pel traverso e le mandorle, dopo averle sbucciate coll'acqua calda e spaccate per il lungo, tagliatele di traverso, facendone d'ogni metà quattro o cinque pezzetti.
Badate che questa torta non riesca più grossa di un dito e mezzo o due al più onde abbia modo di rasciugarsi bene nel forno, che va tenuto a moderato calore.
Spolverizzatela di zucchero a velo e servitela diaccia, che sarà molto aggradita".

Eccovi la "versione moderna":

Imburrate una teglia da 24 cm. di diametro e, con una mandolina o coltello, spezzettate grossolanamente mandorle e pinoli.

Grattugiate la scorza di un limone e preriscaldate il forno a 180°, modalità statica.

Lavorate in una terrina i tuorli, l'uovo intero e lo zucchero aiutandovi con le fruste elettriche.

Intanto fate fondere il burro e fatelo raffreddare.

Al composto di uova e zucchero aggiungete la farina setacciata, la scorza di limone e il burro.

Versate nella tortiera, completate con la frutta secca in superficie e infornate per 30 minuti (a me, in realtà, son serviti solo 15').

Spolverizzate con zucchero a velo.

Otterrete una dolce superbo, semplice ma direi quasi elegante.



 
Con questa ricetta partecipo al contest Buffet de Il gatto ghiotto in collaborazione con Terre Ducali - Parma
 
 
 
e al giveaway "Purchè sia dolce" di Dolci per passione...salati  per amore
 
 


lunedì 9 giugno 2014

Rustici Leccesi

 
Dopo questa, vi propongo un'altra idea carina per una cena veloce e sfiziosa.
 
Si tratta dei "rustici leccesi", sovrani indiscussi della rosticceria salentina.
 
 
INGREDIENTI:
 
2 rotoli di pasta sfoglia
150 ml di besciamella piuttosto densa
100 g. di scamorza
100 ml. di passata di pomodoro
un uovo
noce moscata
sale
 
PREPARAZIONE:
 
Preparate la besciamella, oppure usate quella già pronta, e aromatizzatela con della noce moscata.
 
Tagliate la scamorza a pezzettini e unitela alla besciamella calda, di modo che si sciolga un po'.
 
A parte, in un pentolino, fate scaldare dell'olio e cuocetevi per circa 10' la passata di pomodoro aggiustandola di sale.
 

 
Su una teglia, foderata con carta forno, ponete dei dischetti di pasta sfoglia che avrete ritagliato dai due rotoli di pasta.
 
Ovviamente dovrete ritagliarne in numero pari perché ogni rustico sarà formato da due dischi.
 
Su ogni di dischetto ponete un cucchiaio di besciamella, uno di passata e richiudete con un altro disco.
 

 
Con i rebbi della forchetta sigillatelo tutto intorno e, per dare al rustico la sua tipica forma, prendete una tazzina o un bicchiere e premete intorno al ripieno.
 

 
Spennellateli con il tuorlo e ponete in forno, a 200°, per circa 10-15'.
 
Serviteli caldi.
 



giovedì 5 giugno 2014

Poppy seeds Citrus Cake: e la saga dei semini di papavero continua.





Come accadeva già per questa, la ricetta di oggi è stata a lungo un tormentone su tantissimi blog.
 
Appena l'ho vista qui, ho deciso che l'avrei fatta subito. Semi di papavero, ultime arance da smaltire e fonte più che "autorevole".
 
La ricetta, infatti, è tratta dal primo libro di California Bakery, la bakery più cool del momento.
 
Dopo esser stata più di una volta da loro - per la cronaca, la catena ha vari punti a Milano ma quello in cui sono stata, a Piazza Sant'Eustorgio, è senza dubbio il più delizioso - non potevo non provare a cimentarmi con questa meraviglia.


E' un dolce da colazione, ricco, anzi ricchissimo di sapori e profumi...ma anche di benefiche proprietà.
Abbiamo tanti semi di papavero, ricchi di omega-6 e vitamine del gruppo B.
E tanto, tanto, succo d'arancia.

E se questa ricetta vi stuzzica, non potrete non amare quest'altra.

INGREDIENTI
(per uno stampo da 20-22 cm):
 
225 g. di zucchero
3 uova
280 g. di farina 00
12 g. di lievito per dolci
2 g. di sale
135 ml. di succo d'arancia
scorza grattugiata di un limone
scorza grattugiata di un'arancia
135 ml. di olio di semi di girasole (per me, 120 ml. olio evo)
100 g. di semi di papavero

-per lo sciroppo all'arancia
150 ml di succo d'arancia (oppure metà arancia e metà limone)
150 g. di zucchero
100 ml. di acqua

PREPARAZIONE:

In una terrina ponete le uova, lo zucchero, l'olio, il succo d'arancia, la farina, il lievito, il sale, le scorze degli agrumi e i semi di papavero.

Mescolate, dapprima con una frusta a mano, poi con le fruste elettriche sempre più energicamente, fino ad ottenere un impasto "che scriva".

Versate in uno stampo imburrato e infarinato e cuocete, a 170° per 30' circa.

Intanto preparate lo sciroppo ponendo tutti gli ingredienti in un pentolino e mescolando fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Io l'ho reso piuttosto "concentrato", più che uno sciroppo sembrava un olio essenziale...emanava un profumo strepitoso!

Dopo aver cotto il dolce, spennellatelo con circa la metà del vostro sciroppo.

Attendete circa venti minuti, sformate il vostro dolce ed irroratelo con lo sciroppo restante.

Enjoy it.





 
 
 








domenica 1 giugno 2014

Toast "pizzati"

 
Quest'oggi vi propongo un'idea, una "furbata", più che una vera e propria ricetta: i toast "pizzati", visti qui e qui.
 
Li ho già preparati più di una volta, soprattutto di domenica quando si è sicuramente mangiato bene e tanto a pranzo ma verso sera si ha comunque voglia di qualcosa di sfizioso e di poco impegnativo da portare in tavola.
 
INGREDIENTI:
 
24 fette di pan carrè
3 uova
200 ml di latte
150 g. di prosciutto cotto a fette
5 sottilette
200 g. di scamorza
una spolverata di parmigiano
una lattina di polpa di pomodoro
sale
origano
un filo d'olio
un po' di burro per la teglia
 
PREPARAZIONE:
 
Imburrate bene una teglia larga o la leccarda del forno.
 
Sbattete le uova con un po' di sale e aggiungete il latte.
Passate le fette di pan carrè nel composto di uova e latte e allineatele in un unico strato nella teglia.
Ricoprite con il prosciutto e con le sottilette a pezzi.
 
 
 
Fate un altro strato di pan carrè bagnato nel liquido e versatevi sopra la polpa di pomodoro.
 

 
Salate leggermente, spolverizzate con dell'origano, un po' di parmigiano e un filo d'olio.
In ultimo la scamorza a pezzettini.
 

 
Cuocete a 200° per 15-20 minuti.
Enjoy.