venerdì 27 dicembre 2013

Spaghetti con le vongole


Gli spaghetti con le vongole in bianco, per me, significano, assolutissimamente, il piatto che spesso, e sempre di sabato, a dispetto del consueto consumo del pesce di venerdì, preparava mia madre quando era una giovane moglie, bi-mamma e donna lavoratrice e di tempo da dedicare ai fornelli non ne aveva poi così molto.
Però il sabato, credo per far abituare i palati miei e di mia sorella anche al gusto particolare dei molluschi, usava preparare questa semplice ma deliziosa pasta, peraltro insegnatale da sua suocera, la mia mitica nonna Anna, donna e cuoca straordinaria a cui di sicuro attribuisco la passione per la cucina che mi scorre nelle vene.

A parte i ricordi e le emozioni che suscita in me questo piatto, gli spaghetti con le vongole sono un piatto che vede la sua origine a Napoli e che è immancabile, come impone la tradizione, sulla tavola della vigilia di Natale o di Capodanno.
 
Questa, come già detto, è la ricetta di casa mia: chiedo perdono a napoletani e puristi se qualcosa non dovesse esser stata fatta "a regola d'arte".
 
 
INGREDIENTI:

1 kg. tra vongole veraci e lupini
400 g. di spaghetti (vermicelli se preferite)
2 spicchi d'aglio
olio evo
sale e pepe q.b.
 

PREPARAZIONE:

La notte prima tenete le vongole in acqua e sale in modo che perdano eventuali impurità.

In una pentola, su fuoco medio, mettete le vongole e copritele con un paio di bicchieri d'acqua. Inizieranno ad aprirsi, a questo punto gettate via quelle che restano chiuse e togliete la pentola dal fuoco. Tenete da parte le vongole e la loro acqua di cottura.

In un'altra padella, mettete a soffriggere l'aglio tritato in olio evo poi versarvi l'acqua di cottura delle vongole (se volete filtratela) e, quando sarà ben calda, aggiungetevi le vongole alcune sgusciate altre no, così il piatto sarà anche bello oltre che buono.
Salate, se dovesse servire, e aggiungete un trito abbondante di prezzemolo.

Intanto portate a cottura gli spaghetti in abbondante acqua salata.

Una volta cotti, poneteli in un piatto da portata e irrorateli con le vongole e il loro sughino.

Impiattate e completate con altro prezzemolo e, ove piaccia, del buon pepe nero macinato al momento.


Con questa ricetta partecipo al contest "La ricetta dei ricordi" di La cambusa di Dalila.

martedì 24 dicembre 2013

Struffoli...e il primo Natale di Miel & Mandorle!

Per la serie "ricette natalizie...again" oggi vi propongo gli struffoli.

Prima però voglio ringraziare di vero cuore ed augurare un sereno (ma anche golosissimo) Natale ai numerosi amici che mi stanno supportando nella mia nuova avventura chiamata "Miel & Mandorle" e anche tutti coloro che, per caso o per curiosità, passano ogni giorno di qui.

Tornando alla ricetta di oggi, anche questo dolce appartiene alla lunga serie di prelibatezze natalizie della tradizione napoletana. Qui infatti sono uno dei dolci "principe" del Natale mentre in altre regioni d'Italia la loro preparazione, ovviamente con qualche variante nel gusto e nel nome, è tipica della tradizione carnevalesca. Nelle Marche, Abruzzo e da noi, in Molise, si chiamano "cicerchiata", in Basilicata e Calabria si trova invece la "cicerata". In Sardegna li troviamo con il nome di "giggeri".

L'origine di questo dolce pare sia antichissima, addirittura occorre fare un passo indietro sino all'VIII secolo a.c., periodo di colonizzazione greca dell'Italia meridionale.
Infatti, in Grecia troviamo ancor oggi un dolce molto simile (lokoumades) ed è proprio dal greco che deriva il nome “struffoli”: precisamente dalla parola στρόγγυλος (stróngylos, pron. "strongoulos" o "stroggulos") che significa "di forma tondeggiante"(cit. Wikipedia). Secondo altri, la parola struffolo, deriverebbe da "strofinare", il gesto che compie chi lavora la pasta, per arrotolarla a cilindro prima di tagliarla in tocchetti. Altri ancora, invece, pensano che lo struffolo si chiami così perché “strofina” il palato, ovvero lo solletica con il suo dolce sapore.

Ecco la mia versione, frutto di un mix tra varie ricette viste in tv e sul web, tra cui quella del pasticciere e re del cake design, Renato Ardovino.


INGREDIENTI:

250 g. di farina 00
2 uova
70 g. di burro morbido
80 g. di zucchero
la scorza grattugiata di mezzo limone
la scorza grattugiata di mezza arancia
un bicchierino di liquore Strega (in mancanza anice o limoncello)
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato

1/2 l. di olio di semi per la frittura

200 g. di miele millefiori
30 g. di zucchero
"diavolilli" (codette o palline colorate, nel mio caso stelline)
frutta candita in pezzi

PREPARAZIONE:

Sulla spianatoia o in una larga terrina mettete la farina a fontana e aggiungetevi lo zucchero, le uova, il burro morbido e a pezzetti, il sale, il bicarbonato, il liquore e le scorzette.

Lavorate fino ad ottenere un impasto bello liscio ed omogeneo. Nel caso in cui le uova fossero grandi o aveste esagerato con il liquore, potrebbe servirvi più farina quindi tenetela a portata di mano.

Date all'impasto la forma di una sfera e tenetelo in frigo, avvolto da pellicola trasparente, per circa un'ora.

Trascorso il tempo del riposo, stendetelo sul piano di lavoro ben infarinato e dividetelo in tante striscioline che poi lavorerete strofinandole e nel contempo allungandole.
Il procedimento, in pratica, è quello che si usa per gli gnocchi.
Tagliate dei cilindri regolari e procedete così fino ad esaurire l'impasto.

Portate l'olio di semi al calore idoneo alla frittura e friggete gli struffoli. Tirateli fuori quando saranno dorati ma non troppo coloriti.
Io, in una friggitrice di media grandezza, li ho fritti in tre volte e li ho messi su carta assorbente.

A parte, in una pentola abbastanza larga, fate sciogliere il miele e lo zucchero e tuffatevi gli struffoli ormai freddi.


                                      


                                      

 
 



Amalgamate bene e poneteli nel piatto da portata che avete scelto dove però, nel centro, avrete posizionato un vasetto di vetro. Mettete gli struffoli tutt'intorno e, dopo qualche ora, rimuovete il vasetto. Avrete così ottenuto la tradizionale forma a ciambella.

Decorate con codette o "diavolilli", qualche pezzo di frutta candita e servite.

N.B. Gli struffoli possono anche essere preparati e fritti uno o due giorni prima, basterà tenerli chiusi in un sacchetto di carta, come quelli del pane. Poco prima di servirli quindi andranno guarniti col miele.

  
 
 
Con questa ricetta partecipo al contest "I dolci della tradizione natalizia"




e al contest "Natale 2013" di Realcooking (http://www.realcooking.it/contest-natale-2013/)

 
 
e con questa ricetta partecipo al "Christmas Idea Linky Party" di Daisy Garden
 
 

e alla raccolta "#Voglia di...#Natale" (http://www.oggipanesalamedomani.it/2013/12/01/voglia-di-natale/) di Oggi pane e salame, domani...

martedì 17 dicembre 2013

Mezzelune alla crema di nocciole

Spesso, quando mi trovo a preparare una crostata, con la pasta frolla avanzata mi diverto a confezionare delle mezzelune con all'interno della confettura (di mirtilli, amarena, frutti di bosco, ecc) o della crema di nocciole (Nutella o Crema Novi).

Alle volte però, quando voglio averne di più, mi affido a questa ricetta.

Ovviamente questi biscotti sono un regalino home made perfetto per le feste Natalizie, dato che ben chiusi si conservano per diversi giorni.

INGREDIENTI:

250 g. farina 00
125 g. yogurt (bianco o alla vaniglia)
80 g. burro
80 g. zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
semini di mezza bacca di vaniglia (o poche gocce di estratto)

200 g. di confettura o crema di nocciole

zucchero a velo
 
PREPARAZIONE:

Impastare tutti gli ingredienti  e, ottenuto un composto omogeneo, formarne una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e riporla in frigo per 15-20 minuti.

Riprendere l’impasto, stenderlo e con un coppapasta o, più semplicemente, con una tazzina, ricavare tanti dischetti.

Mettere un cucchiaino del ripieno prescelto su ciascun cerchietto e chiuderlo formando una mezza luna.

Sigillare bene i bordi. Trasferire le mezze lune su una teglia foderata con carta forno e infornarle a 180 gradi (forno preriscaldato e statico) per 20 minuti circa.

Sfornare le nostre mezze lune, lasciarle raffreddare e spolverizzarle con zucchero a velo.



Con questa ricetta partecipo al contest "Il mio menu ad hoc" di La forchetta nel brodo





                                       al contest "Idee gustose per un regalo" di Ideeintavola

 
 

                  e al contest di Bazzicando in cucina e Profumi e Sapori di Casa
                                                           "SWEET XMAS GIFT"
              (http://bazzicandoincucina.blogspot.it/2013/11/contest-sweet-xmas-gift.html)




sabato 14 dicembre 2013

Ciambellone light con Yogurt e Mele

Con questo post, dal titolo contenente la tristissima parola "light", credo di accontentare quella vocina che in questi giorni starà dicendo a tutte le donne (perlomeno io la sento!): "Tra pochi giorni arriveranno le feste e la tua casa sarà invasa di dolci quindi ORA cerca di fare la brava!!".

Allora oggi, per non farmi mancare un dolcino home made per la colazione ma senza troppi sensi di colpa, ho "assemblato" questo ciambellone.

La ricetta la trovai tempo fa su un sito web dedicato a diete e ricette leggere (non ricordo assolutamente quale sito fosse però) ma vi ho apportato la leggera modifica di aggiungere delle fettine di mela all'impasto e sulla superficie, per renderlo più appetibile (e carino) ma senza esagerare.

INGREDIENTI:

125 gr di yogurt magro
125 gr di zucchero
125 gr di farina 
2 cucchiai di olio evo
2 uova 
1/2 bustina di lievito per dolci
2 mele a fettine (facoltative)
 
PREPARAZIONE:
 
Sbucciate le mele e tagliarle a fettine.

Sbattete per alcuni minuti le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso ed omogeneo.

Incorporate gradatamente la farina setacciata.
 
Sciogliete il lievito nello yogurt mescolando bene, versatelo nel composto ed amalgamate bene il tutto.

Aggiungete due cucchiai di olio e mescolate.

Incorporate le fettine di mela serbandone qualcuna che andrete a posizionare sulla superficie del dolce prima di infornarlo.

Versate il composto in uno stampo da ciambella imburrata e infarinata e fate cuocere in forno a 180°per 25-30 minuti.
 
Sfornate il dolce, fate raffreddare e spolverate di zucchero a velo.
 
 


 

sabato 7 dicembre 2013

Ossetti al cocco, e l'arte dell'improvvisazione.

La voglia di dolce spesso arriva quando la voglia di mettersi ai fornelli è pari allo zero.
Per fortuna ci vengono incontro questo tipo di idee, non mi azzardo a chiamarle ricette, che con il minimo sforzo ci assicurano la massima resa.
E poi quando tra i protagonisti troviamo lei, la Nutella...la bontà è piuttosto scontata.

Ehm, signor Ferrero...le sto facendo pubblicità, che ne dice di contattarmi?!

Le dosi non sono previste, il tutto dipende dalla misura della vostra fame/voglia/bisogno di coccole:
 
INGREDIENTI:
 
Pavesini
Nutella
caffè (anche decaffeinato)
cocco rapè (o farina di cocco)
 
PREPARAZIONE:

Spalmate di Nutella la parte interna del biscotto.
 
Incollate i biscotti a due a due a mo' di sandwich, passateli velocemente in una scodella in cui avrete versato il caffè e rotolateli nel cocco.
 
Fatene quanti ne volete e...godeteveli.
 
Teneteli in frigo, sempre che vi avanzino.
 

 
 
Con questa ricetta partecipo al contest di Crema e panna "Nutella forever"

 

giovedì 5 dicembre 2013

Panini morbidi e...le soddisfazioni che solo i lievitati sanno darti.

Chi ama dilettarsi in cucina sa di cosa parlo.
La sensazione che da pochi e semplici ingredienti le tue mani riescano a far nascere e crescere qualcosa...è meravigliosa. Io direi quasi appagante. E quando la tua cucina profuma di pane...beh, siamo al godimento allo stato puro!
Vi propongo la ricetta di questi piccoli e morbidi panini. Sono così carini che sulla tavola fanno subito festa.

Potete lasciarli vuoti oppure riempirli a vostro gusto prima di dargli la forma. Come con un pezzetto di wurstel, come ho fatto io oggi.



Per circa 10 panini vi occorreranno:

250 g. di farina Manitoba
150 ml. di latte tiepido
50 g. di burro fuso
12 g. di lievito di birra fresco (oppure 4 di quello secco)
1/2 cucchiaio di sale
1 cucchiaino di zucchero

latte q.b. per spennellarli

- per farcirli, ove intendiate farlo:
tre o quattro wurstel piccoli tagliati a pezzi

Intiepidite il latte e scioglietevi zucchero e lievito.
In una larga bowl mettete la farina, versate il composto di latte, lievito e zucchero e in ultimo il sale.
Impastate energicamente e quando l'impasto sarà formato prendetelo e sbattetelo energicamente sul piano di lavoro. Rimettete nella bowl e fate lievitare, coperto da un canovaccio, per 2-3 ore.
Trascorso questo tempo riprendete il panetto, stendetelo e con un coppapasta (ma va bene anche una tazza o un piattino da caffè) tagliate dei dischi, stendeteli ulteriormente (se volete farcirli questo è il momento) e dategli la forma di una pallina.
Mettete le palline su una teglia coperta con carta forno e fate lievitare per altre 2 ore almeno.
Trascorso anche il tempo necessario alla seconda lievitazione, spennellate i panini con del
latte e infornateli a 180-200° per 15-20 minuti o a doratura avvenuta.
Portateli in tavola, se possibile ancora tiepidi.


 



 
 

domenica 1 dicembre 2013

Brioche senza impasto...che rivelazione!

 

 
Da tempo sentivo parlare di lievitati senza impasto: pizza senza impasto, pane senza impasto, brioche senza impasto...al che mi son detta: "Perché non provare?".
 
Per la verità, a me impastare piace parecchio ma la comodità di questo tipo di impasto è che può essere preparato con largo anticipo dato che può (anzi deve) essere tenuto in frigo almeno 24 ore affinché la lievitazione sia luuuunga
(e in frigo, a quella temperatura lo è per forza).
 
Complice il weekend, che lascia sempre spazio alla voglia di "pasticciare", ho dato inizio alla mia personale saga dei "lievitati senza".
 
Ho iniziato con la brioche.
 
Si tratta della ricetta tratta dal volume "Five minute bread" di J. Hertzberg e Z. Francois.
Ho optato per la versione "nature", infatti non essendo presente lo zucchero si presta ad essere abbinata sia a marmellate, confetture e creme sia a salumi e, perché no, formaggi.
 
Volendo un prodotto più dolce si può aggiungere dello zucchero all'impasto,
si possono unire gocce di cioccolato canditi o uvette o 
si può guarnire con granella di zucchero prima di infornare.
 

INGREDIENTI:

venerdì 29 novembre 2013

Maionese home made

Ammetto che il barattolo di maionese,
o mayonnaise per dirla alla francese (ché fa sempre più figo),
in casa mia è sempre presente. 
 
Un po' come accade per la Nutella, ma quella è un'altra storia
 (per inciso, la Nutella in alcuni momenti è la migliore amica di noi donne).
 
Quando però ho un po' di tempo in più, a quella già pronta, sostituisco la mia,
e devo dire che ogni volta è una soddisfazione:
 in barba a mille leggende metropolitane, a me la mayo non è MAI impazzita. 
Fortuna? Chissà.
 
Il tutto sta ad avere un mixer ad immersione e un recipiente a sponde alte.

INGREDIENTI:
1 uovo medio
75 ml di olio di semi
1 cucchiaio di succo di limone
1/2 cucchiaio di aceto
una presa di sale
 
PREPARAZIONE
(se disponete di un uovo grande o XL vi consiglio di raddoppiare la dose degli altri ingredienti):

Nel recipiente prescelto sgusciate l'uovo e col mixer, procedendo ad impulsi, versate l'olio a filo.
 
Fatto questo aggiungete gli altri ingredienti e date un ultima mescolata.
 
Versate in una ciotolina e, ove ve ne restasse, conservatela in frigorifero al massimo per 2 giorni.

 


sabato 23 novembre 2013

Quando un blog può essere amico dell'ambiente.

Oggi vorrei parlarvi di una splendida iniziativa ambientalista di cui sono venuta a sapere attraverso il passaparola tra bloggers.
Il sito web www.doveconviene.it, che già da tempo, grazie alla pubblicazione dei volantini pubblicitari online, opera per ridurre lo spreco di carta, ora si propone di azzerare le emissioni Co2 di ogni blog piantando un albero in una zona boschiva a rischio di desertificazione.
Sì perché anche un blog inquina.
Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l'anno. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server.
L'iniziativa in sostanza funziona così: per ogni blogger che vi aderisce viene piantato un albero, la cui produzione di ossigeno andrà a neutralizzare le emissioni di Co2 emesse dal proprio blog per i prossimi 50 anni!
Attualmente il progetto di riforestazione attivo interessa Goritz, una cittadina della Sassosnia-Anhalt, in Germania e gli alberi che stanno piantando sono querce.
Per maggiori info e se volete partecipare a vostra volta cliccate su http://co2neutral.doveconviene.it/.


venerdì 22 novembre 2013

Cena last minute: Ricottine speziate al forno

Capita (eccome se capita...) di non aver né tempo né voglia
di star troppo tempo ai fornelli a "spignattare" ma, allo stesso tempo, l'idea di concludere la giornata spiluccando un triste panino ci fa rabbrividire.

Beh, quest'idea che vi propongo mi sembra un'ottima soluzione di compromesso.
 
Si tratta di rendere più sfiziosa la ricottina del super che tutti conosciamo, semplicemente insaporendola con varie spezie e donandole una leggerissima croccantezza ripassandola in forno.

Accompagnata da un'insalata di pomodori, poi, è l'ideale.
 
La ricetta l'ho scovata tempo fa qui, il mio "primo amore", cioè la community nella quale sono entrata ben sette anni fa e che, oltre ad avermi insegnato tanto, mi ha dato la possibilità di conoscere, virtualmente ma anche, e soprattutto, di persona, tante splendide persone, tutte accomunate dalla stessa passione per la buona cucina.
 
Ma ora, eccovi la ricettina.

INGREDIENTI:
1 ricotta da 100 g. a persona (io preferisco quelle di latte vaccino, dal sapore molto delicato)
peperoncino
erba cipollina (va bene anche quella essiccata)
sale
pepe (nero o misto)
prezzemolo
olio evo

PREPARAZIONE:

Rivestire una teglia di carta forno e sformarvi su le ricottine.
 
Cospargerle con le spezie, un pizzico di sale (potete anche evitarlo) e completare con un filino d'olio.
 
Portare il forno a 200° e lasciarle per una ventina di minuti.

Ovviamente più resteranno in forno e più acquisteranno compatezza.

Venti minuti è un tempo giusto in quanto all'interno resteranno comunque cremose.






giovedì 21 novembre 2013

Cioccolata calda in tazza

Non so da voi, ma qui inizia a fare davvero freddino e...cosa c'è di meglio per riscaldarsi, fare merenda e pure per risollevare il morale di una bella cioccolata calda?
Io la adoro e da quando ho imparato a farla da me ci ho preso davvero gusto anche perché farla in casa è facile e il risultato non ha niente da invidiare alle bustine confezionate industriali.

PER 4 TAZZE:
5 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiai di farina 00 (o di fecola di patate)
4 cucchiai rasi di zucchero
500 ml di latte, meglio se fresco

Setacciare cacao e farina e metterli in un pentolino assieme allo zucchero e al latte.
Portare al bollore e continuare a mescolare, togliendo dal fuoco quando avrà raggiunto la densità desiderata.
Versare in tazza e se si vuole accompagnare con panna montata e biscottini. Perfette le lingue di gatto ;)

mercoledì 20 novembre 2013

Rigatoni ai quattro formaggi

La pasta ai quattro formaggi è uno di quei piatti che ha le sue "regole" e i suoi ingredienti must.
Uno di quelli che gli "esperti" ti linciano con lo sguardo (e si spera solo con quello) se non la fai a regola d'arte.
 
Di solito questa storia delle "leggi del piatto originale" mi diverte e appassiona, più che altro per le liti da aula di tribunale che scatena sui forum di cucina.
 
Una carbonara non si può chiamare così se non usi guanciale e pecorino romano (magari DOP)?
Bene, la quattro formaggi non è tale se non usi il gorgonzola.
 
Per la cronaca, non fatevi sentir dire LA gorgonzola. Gli "esperti" di cui sopra sono sempre in agguato ;)
 
Tutto questo per dirvi che oggi anche io ho voluto fare la purista e l'ho usato.

INGREDIENTI PER 4:
 
360 g. di pasta formato rigatoni
50 g. di zola (dolce o piccante, fate vobis)
50 g. di fontina
50 g. di gruyère (o emmenthal)
20 g. di parmigiano (o grana) grattugiato
100 ml di latte
100 ml. di panna fresca
sale e pepe q.b.
 
 
PREPARAZIONE:
 
Mentre portate ad ebollizione dell'acqua dove andrete a cuocere la pasta, in una casseruola a fuoco dolce fate riscaldare il latte e la panna e aggiungetevi i formaggi tagliati in piccoli pezzi più il parmigiano grattugiato.
 
Fate fondere e, in ultimo, regolate di sale e pepe.
 
Scolate la pasta e conditela con la crema di formaggi.
 
Impiattate e servite.







venerdì 15 novembre 2013

Risotto con radicchio e speck croccante

Oggi avevo proprio voglia di un comfort food...di uno di quei piatti non solo buoni ma di quelli che è bello preparare, che ti avvolge col suo profumo e i suoi colori, che, insomma, ti riscalda il cuore.

Allora ho pensato a questo risotto, provato per la prima volta qualche anno fa e da allora mai più  abbandonato.

 
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

320 g. di riso Carnaroli
200 g. di radicchio trevigiano
1 l. di brodo vegetale
100 g. di speck a fettine
olio evo q.b.
1 bicchiere scarso di vino bianco
una noce di burro
grana o parmigiano grattugiato
sale e pepe q.b.
1/2 cipolla

PREPARAZIONE:

Mondare e affettare il radicchio, tagliare lo speck a listarelle.

Tritare finemente la cipolla e farla appassire in un tegame con l'olio, aggiungere metà dello speck, metà del radicchio e lasciare insaporire per pochi minuti.

Aggiungere il riso, farlo tostare a fiamma vivace e sfumare col vino.

Portare a cottura il riso aggiungendo il brodo ben caldo poco per volta; dopo circa 10 minuti di cottura aggiungere il radicchio rimasto.

A fine cottura regolare di sale, pepare e mantecare con il burro e il parmigiano.

Durante la cottura del riso in una padella antiaderente soffriggere con pochissimo olio le listarelle di speck rimanenti: quando diventano belle croccanti sono pronte.

Impiattare il risotto e decorare con lo speck croccante.
 
Con questa ricetta partecipo al contest La cucina in viola di La stufa economica
 
 
 


 
 






mercoledì 13 novembre 2013

Cake ai peperoni e olive nere

Oggi, in cerca di idee per la cena, l'occhio mi è caduto su dei peperoni che giacevano, soli soletti, in frigo.
Con l'arrivo dell'autunno (anche se qui sembra già inverno, sigh!) non capiterà tanto facilmente di avere a disposizione dei peperoni così belli e colorati, quindi occorreva dargli una giusta fine!
 
Ho usato la mia infallibile ricetta del cake salato, sostituendo i salumi con, appunto, i peperoni.
E' tutto estremamente semplice.




















INGREDIENTI:
 

2 peperoni
una manciata di olive nere
un cucchiaio di capperi sotto sale
3 uova
100 ml di latte
40 ml di olio (io uso quello di semi, più neutro rispetto a quello d'oliva)
250 g. di farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per salati
grana o parmigiano grattugiato a piacere
100 g. di scamorza
1 spicchio d'aglio
sale e pepe q.b.
olio evo (olio extra vergine d'oliva)

Per prima cosa imburrate e infarinate uno stampo da plum-cake.
 
Tagliate la scamorza a dadini e tenete da parte.
 Lavate e tagliate i peperoni a listarelle non troppo sottili.
Fate soffriggere l'aglio in padella con dell'olio evo e aggiungete i peperoni.
Fate cuocere a fuoco vivace, fino a quando risulteranno morbidi.
 
A questo punto salate, aggiungete i capperi (sciacquati dal sale sotto un getto d'acqua corrente) e le olive.
Togliete dal fuoco e lasciate riposare.
 
Intanto preriscaldate il forno a 180° e preparate l'impasto.
In una larga terrina battere le uova, aggiungere sale e pepe, il latte, l'olio e il grana.
Incorporate poi la farina e il lievito setacciati.
 
All'impasto aggiungete la scamorza e i peperoni, prendendoli con una schiumarola in modo che l'olio di cottura resti nella padella.
Versate il tutto nello stampo e infornate per circa 30-35'.
Fate la prova stecchino per verificare la cottura e lasciatelo raffreddare completamente prima di toglierlo dallo stampo.
 
E' buono sia caldo che freddo.




Il mio primo post...che emozione!

Credo che il primo post richieda una piccola presentazione.
E così, eccomi: Sabrina, laureata in giurisprudenza, vivo in una tranquilla cittadina molisana. Forse  la presentazione è un po'...scarna ma sono certa che le cose verranno da sé, e a mano a mano che andrò avanti con il mio blog, racconterò anche qualcosa in più su di me.
 
Sono, praticamente da sempre, appassionata di cucina ma il coraggio di avere un blog mi è sempre mancato...fino ad oggi, quando mi son detta: "avere un blog non significa necessariamente insegnare...vuol dire condividere!". E allora via, lanciamoci in questa nuova avventura!
 
Senza sembrare una falsa modesta vi avviso sin da subito che le foto potranno non esser sempre bellissime (non ho ancora una macchina fotografica professionale, me tapina) o che qualche ricetta potrà sembrare semplice o, peggio ancora, banale... però dai, mica abbiamo sempre a portata di mano l'estro degli chef stellati!
 
Ed ora: mettiamoci all'opera!