Che la Parodi non a tutti piaccia, beh questo è un dato di fatto.
Un po' troppo approssimativa credo che effettivamente lo sia.
O che i suoi piatti spesso diano l'idea di esser suggeriti da un
"buttiamo quei due - tre ingredienti a caso e vediamo cosa ne viene fuori".
Qualche volta, però, a quel donnino lì voglio dare fiducia.
E con questa ricetta devo dire di aver fatto proprio bene se,
questa morbida e deliziosa treccia,
è diventata uno dei miei dolci preferiti, adatto,
ça va sans dire,
alla colazione ma anche ad una merenda sana e golosa.
Con qualche lieve variante, eccovi la ricetta.
INGREDIENTI:
1/2 cubetto di lievito di birra
60 g. di burro fuso
50 g. zucchero
200 g. farina 00
125 g. farina Manitoba
1/2 uovo
la scorza grattugiata di un'arancia
-per completare
1/2 uovo
1/2 barattolo di confettura di lamponi
una manciata di mandorle a lamelle
zucchero di canna q.b.
PREPARAZIONE:
In una terrina molto capiente, stemperate il lievito nel latte tiepido,
poi unite il burro fuso,
l'uovo (sbattetene uno in un piatto e versatene nella terrina la metà),
la scorza d'arancia (consiglio di usarla, contribuirà a coprire il sapore del lievito)
e le farine.
Impastate energicamente per 10 minuti.
Formate un panetto, incidetevi una croce e lasciatelo lievitare
al coperto e al caldo per almeno tre ore.
Trascorso questo tempo avrete ottenuto un pasta gonfia e liscia.
Rovesciate l'impasto su un foglio di carta forno e, con l'aiuto del mattarello,
stendetelo e dategli la forma di un rettangolo.
Con l'aiuto di uno stampo da plumcake incidete un rettangolo più piccolo al centro della pasta
e anche due linee parallele ai lati più lunghi.
Ora incidete delle linee oblique.
Farcite con la confettura e con le mandorle a lamelle.
Ripiegate prima i lembi più corti.
Poi procedete a formare la treccia alternando le striscioline oblique.
Infine, mettete la treccia su una leccarda e spennellatela col mezzo uovo rimasto.
Cospargete con dello zucchero di canna e cuocete a 180° per circa 20'.
Ecco il risultato.
Qui due piccoli panini, ripieni di crema di nocciole, che ho ottenuto con un po' di impasto avanzato.
Inutile dirvi che, gustata ancora calda, è spettacolare.
Anzi, meglio tiepida...la confettura incandescente non è proprio il massimo ;)
Buona anche fino a due giorni dopo, l'importante è tenerla chiusa in un sacchetto e riscaldarla leggermente in forno per farla tornare morbida.
Ed eccovi la foto dell'interno.
Enjoy it.
Mi è piaciuto particolarmente eseguire questa ricetta perché,
anche se spesso mi manca il tempo,
amo cimentarmi con gli impasti lievitati e perché adoro i dolci da colazione
perciò l'ho scelta per partecipare a "Cucina che ti passa" - il contest.
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