Chi ha letto i miei post si sarà reso conto che tra le mie ricette spuntano spesso piatti della tradizione tipica napoletana e campana.
La cucina basso-molisana, infatti, è influenzata grandemente da quella
della vicinissima Campania e, come potete ben immaginare, non è che la cosa dispiaccia.
della vicinissima Campania e, come potete ben immaginare, non è che la cosa dispiaccia.
Del resto di questa cucina sono ben note la fantasia, l'estro e la golosità.
Il piatto che vi propongo oggi è un contorno famosissimo, che compare sulle nostre tavole durante il periodo invernale e che è immancabile la sera della vigilia di Natale.
Sul motivo del suo nome le teorie più accreditate sono tre.
Quella più diffusa, secondo la quale il nome deriva dal fatto che l'insalata, man mano che si consuma, va rinforzata aggiungendo nuovi ingredienti, è però un luogo comune.
La seconda attribuisce il termine "rinforzo" all'impiego dell'aceto ed al sale di acciughe e capperi che rafforzerebbero il sapore del cavolfiore o, addirittura, l'appetito.
In realtà, ad essere rinforzata non è né l'insalata né l'appetito bensì la cena stessa.
Secondo la tradizione, infatti, la cena della Vigilia di Natale deve essere leggera, "di magro": l'insalata, invece, va a "rinforzare" questa cena, rendendola così più sostanziosa.
INGREDIENTI:
1 grosso cavolfiore
circa 100 g. di peperoni sott'aceto (le cd. "pappacelle")
circa 50 g. di alici sott'olio
circa 100 g. di olive verdi
sale
olio evo
PREPARAZIONE:
La preparazione è estremamente semplice.
Per prima cosa lavate il cavolfiore, dividetelo in cimette e lessatele in acqua bollente salata per 10 minuti circa. Dovranno essere ancora sode, non lasciatele "spappolare".
Scolatele e ponetele nel piatto in cui servirete l'insalata.
Al cavolfiore aggiungete le alici, i peperoni a filetti, le olive, il sale e un generoso giro d'olio.
Si conserva per 3-4 giorni.
Con questa ricetta partecipo al contest "Ricette di Natale" di Una mamma che cucina
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