"Hai voglia a fa: l' magnà,
vo' ess accar'zziat".
E' con queste parole che la mia nonna materna, nonna Maria,
ha esordito quando le ho chiesto perché la sua pasta e patate fosse così buona.
"Il cibo vuol esser accarezzato".
Mi sembra un'espressione troppo preziosa, troppo eloquente, per andar perduta.
E così ve la passo.
Così come condivido con voi il suo segreto
per la sua pasta e patate, irresistibilmente cremosa e corposa:
soffriggere in olio d'oliva
- rigorosamente extravergine -
cipolla, un pezzo di pancetta
e rosolarvi le patate qualche minuto.
Provate.
INGREDIENTI
(per 4 piatti abbondanti):
500 g. di patate
400 g. di pasta (per me ditalini rigati)
1/2 l. circa di passata di pomodoro
olio evo
sale
un pezzo di pancetta (o di prosciutto crudo)
una costa di sedano
uno spicchio d'aglio
1/2 cipolla bianca
qualche foglia di basilico
PREPARAZIONE:
Per prima cosa, lavate e sbucciate le patate
e tagliatele in pezzi piccoli.
In una casseruola dai bordi alti, fate soffriggere l'olio
con la cipolla affettata sottilmente ed il pezzo di pancetta.
Ora aggiungete le patate e lasciatele rosolare
per qualche minuto.
Unite la passata, il basilico ed il sedano.
Salate e fate restringere leggermente.
Aggiungete dell'acqua
- quanto basta a cuocere la pasta -
e portate a bollore.
Calate la pasta e portatela a cottura.
Servite la minestra ben calda.
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